Tessuti rigenerati: per chi ha a cuore il futuro del Pianeta!

Alessandra PegoraroSep 17, '21

Il tema della sostenibilità fa ormai parte della nostra quotidianità: soprattutto negli ultimi anni, molte sono state le iniziative per la salvaguardia dell’ambiente, utili a generare più consapevolezza rispetto al tema.

Sono molti i campi in cui si può intervenire per limitare i danni provocati dall’essere umano e anche nel nostro settore possiamo fare la differenza! Come? Iniziando ad approcciarci ai tessuti rigenerati!

Che cosa sono i tessuti rigenerati?

Facciamo un passo indietro e poniamoci questa domanda: “Da dove nasce l’esigenza di creare un prodotto di questo tipo?”.

Bisogna pensare che per produrre un singolo capo, come ad esempio una semplice t-shirt, vengono impiegati moltissimi litri d’acqua, circa 2.700. Una quantità così grande corrisponde al consumo d’acqua biennale di un adulto medio. Se pensiamo che al secondo vengono prodotte circa una sessantina di t-shirt, possiamo immaginare quanta acqua sia necessaria solo per l’industria della moda e che impatto ambientale enorme abbia!

L’altro aspetto che influisce e che determina la necessità di produrre qualcosa di alternativo è il consumo della plastica. Nonostante le persone abbiano iniziato ad avere più coscienza rispetto al consumo di acqua in vetro, piuttosto che servirsi di quella del rubinetto, secondo le statistiche ogni minuto viene acquistato nel mondo 1 milione di bottiglie di plastica. 

Con questi presupposti preoccupanti nasce l’esigenza quindi di riciclare e rigenerare anche, e soprattutto, i tessuti, andando ad agire sulle fibre e integrandole usando il materiale plastico durante il processo di lavorazione.

Come vengono prodotti i tessuti rigenerati?

Tra i tessuti rigenerati più comuni troviamo il cotone, il quale viene prodotto partendo da due ingredienti fondamentali: scarti o vecchi tessuti, a cui possiamo dare una seconda vita, e poliestere proveniente dal riciclo di bottigliette di plastica.

Il primo step consiste nel suddividere il tessuto in colori e, successivamente, attraverso un processo di lavorazione molto particolare, la stoffa di partenza si trasforma in fibre di cotone già colorato e pronto. In secondo luogo, dalle bottiglie di plastica viene lavorata la fibra di polietilene che verrà tessuta e cucita assieme al cotone. Il risultato sarà un prodotto morbido, resistente e 100% eco-friendly.

Ad oggi non è possibile però produrre un intero capo utilizzando solo ed esclusivamente il cotone, o qualsiasi altro materiale, rigenerato. Questo perché se rinunciassimo alla componente plastica, otterremmo un tessuto poco resistente, più grezzo e duro al tatto. Insomma, non proprio piacevole da indossare!

Quali sono i vantaggi dei tessuti rigenerati?

Le note positive sono molteplici e ci fanno ben sperare in futuro più sostenibile ed etico. Tornando all’esempio della t-shirt, per avere un’idea concreta rispetto ai benefici dell’utilizzo di materiali rigenerati, il processo meccanico per la sua produzione prevederebbe l’utilizzo di soli 30 litri d’acqua. Una differenza abissale se ripensiamo ai quasi 3.000 utilizzati per produrre una maglietta normale.

Non solo si risparmierebbe un quantitativo d’acqua significativo ma verrebbero riciclati moltissimi scarti tessili, impedendo che essi diventino rifiuti. Si utilizzerebbero anche molti meno pesticidi, si avrebbe la più totale consapevolezza riguardo l’eticità e la qualità del prodotto.

Per non parlare poi del fattore estetico, che forse è quello che suscita più perplessità! Un capo rigenerato è esteticamente bello tanto quanto uno “vergine”, possiede la stessa morbidezza ed è ugualmente comodo. La differenza è “solo” una: certamente ha impattato in modo drasticamente minore il nostro Pianeta.

Vi abbiamo incuriositi? Speriamo di aver innescato in voi una riflessione e di vedervi in negozio, alla scoperta di questi meravigliosi tessuti!